Il racconto
Un ricordo che mi viene in mente, con la premessa di pensare ad un luogo che mi stia particolarmente a cuore nel lodigiano, riguarda il paese di Maleo, che è il paese natale dei miei nonni materni, sia di mia nonna che di mio nonno. Tra l’altro, abitavano molto vicini ed è per questo che si sono conosciuti da giovanissimi.
E’ un luogo che, però, non appartiene a loro, bensì al fratello, quindi alla cognata di mia nonna. Non so, in realtà, nemmeno il nome giusto: è la chiesetta di sotto, da basso, l’hanno sempre chiamata così. E’ una piccola chiesa che oggi dovrebbe essere sconsacrata e che avrà cinque panche in tutto e potrà contenere una ventina di persone, non penso sia più grande di così, ed è “in gera”, a Maleo, dove c’è la parte esterna del castello e dove ci sono delle piccole cascine: c’è un sentiero, e la cascina dove è nata e cresciuta mia nonna, che poi è stata ereditata dal fratello e dalla famiglia, è proprio lì. E’ l’ultima abitazione prima del sentiero. Non saprei dire il nome, non è neanche una cascina, è un cascinale, perché non venivano allevati animali, lì c’è solo un allevamento di galline. La loro era l’ultima abitazione con questa aia…ora lì ci vive la zia Celestina, che è la zia di mia mamma e quando ero piccola, ma anche adesso, ma quando ero piccola magari un poco più spesso, andavamo a trovarla, oppure a farle gli auguri di Natale. E’ un luogo che ho visto in varie stagioni dell’anno, anche se quella che lo valorizza di più è la primavera. Loro, la zia Celestina con sua figlia Maria Angela, abitano nell’ultima abitazione prima di questo sentiero. E’ un sentiero sterrato che sarà lungo 2 o 300 metri e alla fine c’è questa chiesetta immersa nel verde, un po’ diroccata ma ancora agibile, almeno fino all’anno scorso lo era ancora.
Mi ricordo che, dato che in questo spazio la zia e Maria Angela tenevano tanti cani, sono arrivate ad averne addirittura 8 o 9, quando andiamo a trovarle, facciamo sempre la passeggiata fino alla chiesetta. Arrivate lì, la zia Celestina e Maria Angela slegavano tutti i cani, perché è un luogo dove non passano macchine, non ci sono percoli né per i cani né per le persone che eventualmente potrebbero incontrarli.
Ricordo, ci sono io “cirlina”, poi un poco più grande, con questi 10 cani che andavamo verso la chiesetta di sotto. E’ un luogo veramente molto bello, sembra quasi staccato dal paese di Maleo e, forse per questa lontananza. E’ fuori, effettivamente è fuori, però c’è comunque lo sfondo del castello, che è chiuso, c’è una siepe, e si vedono solamente quelli che sono, non cupole, però i tetti più alti del castello di Maleo. E’ veramente molto bello!
Quando ero piccola, tutte le volte che tornavamo a casa io e mia mamma in macchina, arrivata all’altezza dell’arco all’ingresso di Maleo, dicevo sempre: “Io mi sposerò lì, io mi sposerò lì!”.
E’ veramente piccola, veramente non sa di chiesa, sa proprio di un luogo speciale, molto piccolino ma accogliente, ed è molto bello anche tutto quello che è intorno: come il fatto di avere comunque una strada che la collega al paese, che ancora non è paese, è il finire de paese.
Non deve mai essere stata una chiesa ma solo quella che in altri paese del lodigiano viene chiamata “il madonnino”, un piccolo luogo di culto dove andare a pregare per le persone che non potevano arrivare alla parrocchia vera e propria.
E’ molto bello forse anche per la luce che c’è, perché sotto, nella Maleo più bassa c’è il castello. Non ho mai saputo se c’è un legame tra la piccola chiesa e i castello, perché di norma c’era sempre una chiesa o un luogo di culto in tutti i castelli. Non so se abbia un legame, ma non credo.
Sembra solo lei! Sola! Fuori da tutto.